E' una panchina su cui siedono facce di un certo peso, una panchina nata da una personale ossessione: quella di scrutare la gente, meglio se sconosciuta. Tradotto in parole schiette è il prodotto di una mente romanticamente pettegola, ladra di vite altrui. Per celebrare i corpi che hanno lasciato una piccola traccia, ognuno per una ragione diversa ed irrepetibile, ognuno con il suo guardaroba di storie, comportamenti, aspettative ed emozioni. Ognuno con la sua unicità. Riporto facce da non dimenticare. Le metto in fila come post-it. Benvenuti. Si entra da qui.