VISIONI/5 - IL GIARDINO DEI LIMONI

Prima di vedere questo film non pensavo che alberi di limone e ministro della difesa potessero essere una combinazione letale.

Invece è proprio così in questa bella storia, dove un campo di limoni è anche un campo di ricordi; dove una vedova e la moglie di un ministro sono prima di tutto Donne; dove una giornalista può svelare tutto questo; dove la guerra viene mostrata senza essere fatta vedere. Una guerra, quella tra israeliani e palestinesi, che viene invece fatta sentire attraverso una fotografia su due mondi confinanti, ma così differenti; una fotografia che fa riflettere, senza emettere giudizi espliciti, fornendo i diversi punti di vista, utili a costruirne uno proprio e personale, che di certo non può avere una sola faccia.

"Il giardino dei limoni" è un film che all'interno di una grande analogia contiene una sequenza di piccole e delicate metafore.

Ancora una volta la vicenda personale incontra quella politica.
Ancora una volta la sensibilità femminile fa la differenza.
Ancora una volta l'esito finale rivela il muro oltre il quale si è incapaci di andare per paura di perdere un qualcosa che comunque andrà perduto; un muro di cemento armato che rende prigionieri. Il muro dell'incapacità di dialogare.

Trailer qui.

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