VISIONI/6 - AUSTRALIA

Australia: in attesa di andarci sul serio (un giorno), sono andata a vedere il film dall'omonimo titolo; già di per sé un titolo assai evocativo ed impegnativo, se non altro per il martellante battage pubblicitario, ripetuto ad arte.

Devo ammettere che più che la trama ad attirarmi al cinema è stata la curosità di vedere in azione Hugh Jackman: un omone, che, come saprete, è stato dichiarato il nuovo sex symbol del pianeta; e devo dire che, per quanto riguarda spalle e pettorali, Hugh non m'ha deluso, anzi, ma per il resto sono rimasta a bocca asciutta.

Mi sono ritrovata intrappolata per quasi tre ore davanti ad una mazzata soporifera, spalmata nell'Australia della Seconda Guerra mondiale; una mattonata di un'estetica fortemente americanizzata, con sguardi marmorei all'orizzonte, pose sofferenti cariche di presunta drammaticità, una sceneggiatura abbastanza banale e scontata, che invita implicitamente ad una gara a scoprire la battuta successiva in bocca alla gnoccolona Kidman, e poi per concludere l' immancabile happy end.

Dall' avventura con punte di commedia che sembra profilarsi all'inizio si passa ad un melodramma fatto e finito che ti fa infossare sempre più nella poltrona, con tripli pseudo finali, che ti fanno sperare in una fine veloce per una storia che sembra non averla mai.

Parere personale: il regista Baz Luhrman, originario della campagna australiana e cresciuto a Sidney, "occupandosi" del suo paese, non ha forse calibrato la mano, lasciandosi prendere da un sentimentalismo, che purtroppo non scalda il cuore ( come l'aveva fatto il Romeo+Giulietta del 1996), ma fa calare la palpebra. Forse mire troppe ambiziose nel mescolare tanti e diversi temi, che, ruotando attorno allo scontro-incontro tra due persone provenienti da mondi diversi, spaziano tra dramma, amore di coppia e amore familiare, avventura, magia, lotta giustizia-ingiustizia e una guerra mondiale che racchiude a sua volta una guerra nazionale tra coloni inglesi e originaria cultura locale.

Forse troppa carne al fuoco e poi neanche ben cotta.

Il mio primo pensiero è stato: bella fotografia e bei paesaggi, ma quanti soldi sprecati. Davanti al dvd mi sarei già alzata da un pezzo.

Trailer qui.

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