SCAJOLA DOCET...

Sud e giovani sono una priorità assoluta per il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola, che in un’intervista al quotidiano La Stampa ha dichiarato che il Piano per il Sud è quasi pronto. Il mirino è focalizzato sulle “centinaia di migliaia di giovani diplomati e laureati costretti ad un’emigrazione di necessità che fiacca senza speranza il Mezzogiorno” ha sottolineato il Ministro. Insomma, arriverà la “manna” del cielo per giovani laureati e “cervelli” fuggiti all’estero o al Nord. Obiettivo della missione: riportarli nel Mezzogiorno con l’aiuto di sgravi fiscali studiati dai tecnici dei Ministeri. Bei propositi alla luce del fatto che basta andare in alcune università settentrionali per vedere quanti sono gli studenti pugliesi, calabresi e siciliani, che salgono al Nord, non con la valigia di cartone come negli anni ‘60, ma per studiare e per rimanerci, tra sacrifici e soldi di papà. Il boom dell’emigrazione interna verso città come Milano e Torino non risale, purtroppo, a un paio di anni fa: dopo essersi quasi annullata alla metà degli anni Ottanta è ripresa significativamente a partire dalla metà degli anni Novanta. L’ Istat attesta che tra il 1993 e il 2002, i trasferimenti tra regioni diverse sono aumentati dell’1,8% annuo con la prevalenza degli spostamenti da Sud verso Nord, sfiorando i livelli degli anni ‘60 e che quasi il 50% dei cambi di residenza interregionali ha origine nel Meridione. Siamo nel 2010 e molti dei ragazzi meridionali non partono solo alla ricerca di uno stipendio migliore, ma anche perchè consapevoli della mancanza di opportunità e consci di una classe dirigente poco meritocratica. Sarebbe davvero un bene che questi giovani fossero agevolati a tornare per produrre un cambiamento.
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P.S Anche se poi vediamo questo.

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