E TU? CHE STAGE VUOI FARE DA GRANDE?

Ludovico mi scrive: "Già è buono che te lo fanno lo stage!". E il suo commento all'articolo pubblicato sul blog di Campus ( che trovi qui) che presenta un bilancio non molto eccitante: appena uno stage su 5 fa guadagnare il posto di lavoro. E solo nel 2,3% dei casi a tempo indeterminato. Sono questi i dati di un’indagine condotta dall’Isfol, in collaborazione con Repubblica degli stagisti, su un campione casuale di quasi 3mila stagisti. Tirando le somme: il 52,5% degli stage effettuati da coloro che hanno risposto al sondaggio si sono conclusi con unastretta di mano e nel 17,4% dei casi con una proposta di proroga. La possibilità di un contratto di lavoro sale al 24,3% quando lo stage é stato effettuato dopo la laurea specialistica e al 28,4% se costituisce il completamento di un percorso di qualifica professionale.

Come riporta il Sole24Ore ogni anno in Italia vengono attivati circa 400mila stage, e l’identitkit dello stagista è, prevalentemente, donna (69%), tra i 25 e i 30 anni (68%), con laurea specialistica alle spalle (44,6 per cento).

Una situazione che coinvolge un esercito, immobile ( come lo chiamano loro) e invisibile, lasciato volutamente in condizioni di isolamento interne ed esterne. Tradotto:poca coesione e consapevolezza tra gli stessi stagisti che combattono un guerra tra schiavi con il coltello tra i denti e totale disinteresse da parte delle istituzioni, per non parlare dei sindacati troppo preoccupati a salvaguardare i diritti di coloro che dal mondo del lavoro ci stanno uscendo, a scapito di coloro che ci stanno entrando.

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