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E se dopo la "storica" Lilli Gruber, la defenestrata Tiziana Ferrario, e la rinunciataria Maria Luisa Busi, vi chiedevate chi fosse la nuova anchorwoman del tiggì 1 delle 20, andate in edicola e compratevi il femminile A, che mette in copertina la "neo-debuttante" Laura Chimenti e il Corriere puntuale ne dà un'anteprima.

Rimanendo in tema telegiornali (o meglio rotocalchi), se poi vi capita di guardare Studio Aperto, non cambiate subito canale (ma tanto non lo fareste!) qualora al posto della solita giornalista scorgiate un volto che vi fa venire in mente la sigla di Passaparola di Gerry Scotti. E' probabile che vi siate sintonizzati sull'edizione condotta dall'ex letterina Elisa Triani, che è riuscita ad affermarsi nell'insidioso mondo del giornalismo italiano dopo un faticoso passato da soubrette alle spalle, come ha dichiarato lei stessa in un'intervista al quotidiano Affari Italiani: "É da anni che coltivavo il desiderio di diventare giornalista. Il ruolo di valletta cominciava a starmi un po' stretto e un giorno mi sono detta: 'Leggo molti quotidiani, mi informo, perché non posso dire la mia'? É arrivata un'importante proposta da parte dell'azienda e io ho accettato con entusiasmo”.

Parole della Triani che, insomma, dimostrano che con un po' di volontà e un pizzico di fortuna, le porte si spalancano, la dirigenza aziendale scorge i tuoi meriti e ti premia.

"D'altra parte finché si hanno vent'anni basta sorridere in camera e sgambettare, ma poi l'età ti impone scelte più mature e consapevoli”, ha concluso la ex-letterina, nell'intervista rilasciata alla testata online.

Volti, sempre più appealing, incombono sui nostri schermi e i tempi cambiano...Olé.

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