 La copertina dell'album Buone vacanze |
Autostop e tenda in spalla, 50 euro in tasca e tre giorni per arrivare in tempo al proprio concerto a Marina di Ravenna. È l’avventura partita da Roma di Eleonora Tosca, 24 anni, voce della band milanese Ariadineve, e il regista Fabio Luongo. Lo scopo? Girare in stile reality il videoclip del brano“Sempre al sole”, facendo canticchare a chi incrociano il ritornello “Portami al mare amore, fammi stare sempre al sole”.
Lungo i quasi 400 km di cammino, la cantante ha coinvolto tutte le persone incontrate e ha compilato in tempo reale, ogni tre ore, un webdiario su Facebook con foto e pensieri sul viaggio. Gli aggiornamenti sulle riprese sono visibili sulla pagina della band attiva sul popolare social network. Il brano ha collezionanato elogi e fan grazie al passaparola sul web.
Canzoni pop d’autore che strizzano l’occhio agli anni 60 e agli anni 80, con sonorità anglosassoni. Ritornelli leggeri e contagiosi. Esperimento videomusicale senza precedenti: nessun copione e nulla di stabilito.
Il gruppo è attivo dal 2006. Buone vacanze è il titolo dell'album d'esordio lanciato dal brano D'estate. Toni allegri con collaborazioni illustri, come quella con Paolo Benvegnù, ma anche quella con Mauro Ermanno Giovanardi, ex La Crus
Cinque domande a…/ La voce degli Ariadineve -Eleonora Tosca
Proprio la scorsa estate avevo mandato, via email, qualche domanda a Eleonora. Ecco le sue risposte:
Partiamo dall’inizio. Ariadineve. Un nome curioso che sa di freschezza. Da dove nasce?
Ariadineve è una bellissima canzone di Sergio Endrigo. Io sono cresciuta con i cantautori e questo nome mi ha sempre affascinato. Quando c'è aria di neve poi, c'è come la sensazione che qualcosa stia per accadere, è un momento di attesa. La neve può essere sia gioiosa che malinconica, un po' come il nostro sound.
Il vostro video Sempre al sole, girato come un reality clip e pubblicizzato su Facebook, si sta diffondendo con successo. Com’ è nata l'idea e perché questa sperimentazione?
L’idea di questo clip è nata chiacchierando con il regista Fabio Luongo. Per questo pezzo cercavamo una cosa diversa, qualcosa da vivere. Personalmente sono un po’ stufa di tutte queste cose patinate e costruite che forse fanno perdere valore alla musica in sé. Con questo video abbiamo cercato di tornare alle origini; è un piccolo esperimento, ma credo sia riuscito.
E soprattutto che tipo di esperienza è stata?
Girare tre giorni in autostop è stata un'esperienza incredibile e di un'umanità profondissima. Abbiamo incontrato persone con cui scambiare fiducia, chilometri, parole. E’ bello accorgersi che c'è ancora gente pronta a fidarsi e rendersi conto che spesso la paura è ingiustificata.
21 passaggi e 400 chilometri che non mi dimenticherò mai. E’ stato unico.
Dal vivo il pubblico come vi sta rispondendo?
Abbiamo girato parecchio in tour e siamo contenti. Dal vivo abbiamo un buon riscontro, c'è sempre un ottimo scambio. Siamo spontanei e ci divertiamo tantissimo. Fosse per me sarei sempre in giro!
Siete giovani, ma già con delle collaborazioni importanti nella scena alternativa italiana, come quelle con Paolo Benvegnù (Scisma) e Lele Battista (ex la Sintesi), i due produttori dell’album e poi Mauro Ermanno Giovanardi ( ex La Crus). Nuovi progetti in programma?
Quattro giovani si, ma con un bel po’ di gavetta (e fatica) alle spalle. Le collaborazioni che questo disco vanta sono state un'occasione di crescita per noi. Paolo e Lele sono due produttori e persone eccezionali, e Mauro è un artista di altissimo livello. Chissà cosa succederà!
A proposito, voi lo fate l'autostop?
Commenti