Stay Humble!


Molti freschi laureati trovano un mercato del lavoro...umiliante. Titola così il NYT qui riferendosi ai giovani dottori americani che sbattono il naso contro un quadro letteralmente HUMBLING: il chimico fa il barista, quello laureato in lettere classiche risponde al telefono, quello specializzato in Italianistica spazza i corridoi da Wal- Mart. Insomma lavori sottoqualificati per chi si presume avrebbe dovuto accedere a certe professioni con relativi guadagni...sfumati.

Ci sono naturalmente i fortunati che un posto come si deve lo hanno trovato, ma si tratta di una percentuale bassa. Molti si sono ritrovati ad accettare lavori per i quali la laurea rimane nel cassetto serrata a doppia mandata. Un'analisi del NYT ha rilevato che tra i laureati tra i 24 e i 34 anni il numero di quelli che lavorano in ristoranti e bar è cresciuto del 17% nel 2009 rispetto il 2008. Uno spreco di risorse, sentenzia il quotidiano americano, che tra l'altro toglie posti a chi normalmente ambisce a questi impieghi. Intanto però gli studenti americani pagano altissime tasse per i college, accumulando prestiti onerosi ($20,000 for graduates of classes 2006 to 2010)!!

Una situazione che introduce l'annoso dibattito: ma una laurea oggi vale ancora? Io penso di sì, ma penso che ancor di più oggi, purtroppo, valga avere le spalle coperte da mammina e papino, ...che almeno ti diano un tetto dove stare( il loro, s'intende). Pena: depositare i sogni in un angolo o rinunciarci del tutto. Perché la carriera del laureato quando paga, paga piano e lentamente. A meno di non avere mani in pasta, di lato, dall'alto ( o dal basso, di questi tempi). E quelli che dicono: "Ma bisogna rischiare, iniziativa, imprenditorialità", è perchè probabilmente sotto hanno un materassone di gommapiuma, che mal che vada gli fa fare puff e gli paga pure le bollette!

Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

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