Visioni/Corpo Celeste

Una timida tredicenne, Marta, sradicata dalla sua Svizzera, si ritrova ad inserirsi con la madre (l'ottima Anita Caprioli) e la sorella (acida) nello spaccato culturale della primissima infanzia, a Reggio Calabria, dove la comunità sociale trasuda di una religiosità mista di convinzioni e convenzioni da piccolo paese del profondo Sud. Marta viene a contatto con il catechismo e con la figura dell'educatrice, Santa, nel corso di preparazione alla cresima. Tra canzoncine esilaranti, quiz, e Don che bussano alle porte in cambio di voti, affiora una religione che più laica non si può, fatta di compromessi, rituali e apparenze. Un velo di paradossi e misticismo tagliato solo dalla lama dell'ironia della regista Alice Rohrwacher e dalla purezza inquieta di Marta. Uno sguardo originale, mordace e dolce sui meccanismi della fede e della formazione.




Fino al 15 giugno si possono vedere a Roma alla Mondo Bizzarro Gallery le belle e suggestive foto di scena scattate da Simona Pampallona “Corpo Celeste. Behind the scenes”. Eccone un paio.



Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

Commenti