Schegge/ Mood: Always on

On: apri, clicca, guarda, ascolta, scatta, cerca, gira, seleziona, inquadra, scorri, taglia, copia, incolla, naviga, scrivi, posta, commenta...E' il web, bellezza. E Nicholas Carr si chiede in un libro: "Internet ci rende stupidi?"

Ogni giorno navighiamo nel Web, passando da un sito all'altro, a caccia di notizie, documenti, video; controlliamo la nostra casella di posta elettronica, inviamo SMS e non dimentichiamo di inseguire emozioni sui social network più alla moda. La rete rende più rapido il lavoro e più stimolante il tempo libero ma, mentre usiamo a piene mani i suoi vantaggi, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Abituati a scorrere freneticamente dati tratti dalle fonti più disparate, siamo diventati tutti superficiali? Che ci piaccia o no, la rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza, arrivando a plasmare la nostra stessa attività cerebrale.

E c'è anche chi, come Wu Ming, esplicita le implicazioni della cultura digitale e dei suoi feticci. A tratti scontate, forse. D'altronde, nulla nasce dal nulla e certi ritmi devono pur pesare sulla s-palle di qualcuno. Chi lavora dietro i social, che siano networks, e-commerce o informazione, lo sa sulla sua pelle. Comunque, è tutto qui.


Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

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