Se fem #10/ Tre stop in città con Pablo, Susanna e... James Bond


In milanese, "se fem?" è un intercalare che corrisponde a dire "che si fa?". Parte proprio da qui questa rubrichetta settimanale, nella quale mescolo cosa secondo me c'è di bello in giro. Da vedere, da sentire, da scoprire. Nel segno della condivisione.
--------------------------------------------
Partiamo per un tour tra paesi lontani restando a Milano. Primo stop nella gelida Helsinki, seconda fermata sulla via dell'arte nella Londra di James Bond per poi volare dall'altra parte del mondo, tra i sapori della Patagonia argentina. Per lasciarci con una nota musicale...Mi segui?



VIENI A UNA MOSTRA, ANZI DUE -  IN FINLANDIA... Hai tempo fino al 17 novembre per ammirare alla mc2gallery contemporary art l'esposizione di Susanna Majuri, un’artista fotografa che fa parte di quel prolifico gruppo di artisti che va sotto il nome Helsinki School. Il titolo che raccoglie i lavori di Susanna è "Imaginary Homeland" e rimanda al mondo delle fiabe del nord che popolano la cultura letteraria del suo paese immerso in una natura da sogno ma anche inquietante. Paesaggi che si riflettono nella sua sensibilità.

                           

                                                  © "Waterfall" / courtesy Susanna Majuri 


...E  NELLA LONDRA dello 007 più famoso del globo  nato come personaggio letterario dai romanzi di Ian Fleming e reso celebre dal grande schermo. “Bond Street” (a cura di Rossella Farinotti) è alla Galleria Federica Ghizzoni fino al 30 novembre, in concomitanza con l'uscita del nuovo film Skyfall  e i 50 anni del primo film (interessante l'analisi di Natalia Aspesi sulla figura dell'uomo Bond come icona maschile e sessuale che cambia con noi). 

                                  

Ritornando in galleria, la via londinese mette in scena la figura della spia Bond dal punto di vista di 24 artisti. C'è l'icona umana, di stile e charme; c'è Londra, ci sono i gadget, dalle macchine alle pistole, ai radar, alle microspie sempre più sofisticate; ci sono il bicchiere "Martini" e la pistola.  Tra dipinti, piantine, installazioni, sculture, fanzine, disegni e oggetti e un montaggio di spezzoni cinematografici ti mostro il lavoro di Dario Arcidiacono, che riprende un altro cattivo, il noto Blofeld, identificabile da chiari ed espressivi elementi come il gatto bianco e l’anello al dito, con una variante, le mani sono verdi, come in una fantascientifica visione. 



DARIO ARCIDIACONO_Herman van Rampuy Stavro Blofeld_cm70X50_acrilico su plexiglass


E DOPO LA CULTURA PORTA IL PALATO IN ARGENTINA -  Continua fino a domenica 18 novembre la Settimana della Patagonia, organizzata dal ristorante tipico argentino Don Juan. Per l'occasione in cucina è arrivato direttamente da Buenos Aires Pablo Buzzo, che più che uno chef definirei cocinero, un cuoco argentino di grande esperienza senza l'ego dei suoi colleghi star, discreto, creativo e attentissimo ai dettagli. Semplice come i suoi piatti a base di agnello, pinoli, funghi, trota, gamberi e naturalmente manzo, fino ai dolci da svenimento.



Specializzato nella cucina della Patagonia, Pablo è lo chef esecutivo della 'Experiencia Del Fin del Mundo', ristorante nel cuore del barrio di Palermo a Buenos Aires, nato da un’idea della casa vitivinicola patagonica Bodega del Fin del Mundo, situata a San Patricio del Chañar nella provincia di Neuquén, i cui vini rossi e pieni trovi sulla tavola del Don Juan. Tra pareti dai colori caldi addobbate con tamburi, vassoi, ceste e ponchi é un'esperienza della fine del mondo!


Pablo Buzzo nella cucina del Don Juan, Milano


Crumble de manzanas neuquina
(croccante alle mele patagoniche con gelato alla vaniglia)



Manca solo la musica giusta...





Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

Commenti