Se le «catene» diventano ristoranti di qualità: ecco 10 indirizzi provati per voi

Dalla pizza alle tapas fino al sushi

Locali attenti alle tendenze gastronomiche, dove mangiar bene senza svenarsi. E’ questo il volto delle nuove insegne, che spesso moltiplicano la formula di successo imbroccata in varie città. Ma occhio a chiamarli «catene», termine con un’accezione ancora negativa che accomuna prezzo contenuto, scarsa qualità e standardizzazione dell’offerta. Questi sono invece dei format, spesso mono prodotto, in franchising o a gestione diretta. Spaziano dalla pizza al fast food salutare, dalla cucina giappo-brasiliana alle tapas, dai cocktail fino ai ristoranti di pesce.



Cosa li accomuna? Semplicità e qualità del prodotto con qualche guizzo creativo. La sfida? Far sì che la percezione del cliente sia la stessa in tutti i locali della stessa insegna. Per questo, spesso il personale e l'ambiente, oltre al cibo, fanno la differenza. Ecco 10 insegne provate a Milano, ma che trovate sparse per l'Italia, e in alcuni casi anche all'estero

Temakinho
Catena di ristoranti nippo-brasiliana, nata come piccola temakeria sul Naviglio milanese nel 2012 per volere di tre soci italiani, oggi Temakinho è una realtà gastronomica apprezzata di oltre 200 dipendenti. La proprietà è stata brava a creare un' esperienza che, grazie a colori e dettagli studiati per ogni indirizzo, coinvolge tutti i sensi. Il fil rouge? L’ ambiente allegro caratterizzato da cucina a vista e carta da parati suggestiva, personale cortese per il 90% brasiliano, cura nelle ricette e nella presentazione dei piatti. A settembre 2016 è nato a Milano vicino alla stazione Cadorna il terzo locale meneghino: con orario continuato dal pranzo alla cena, conta 350 coperti su sei sale affascinanti, al piano inferiore un’area – live club dove si cena ascoltando bossa nova dal vivo. In periodi di allarmismi sul tema salute alimentare, è bene sapere che è la prima catena di ristoranti in Italia a ricevere la certificazione di Friend of the Sea e ad utilizzare il logo internazionale di sostenibilità della pesca e dell’acquacoltura (per salmone, spigola, ricciola e tonno pinna gialla).

Cucina: ogni Temakinho ha un suo chef supervisore. Robert Veiga Martins e Fabiano Molina Goncalves si occupano dell’ideazione dei piatti. Nel menù: temaki (sushi giapponese arrotolato a mano a forma di cono con alga nori, riso e altri ingredienti a 7-8 euro), rolls (10-11 euro) arricchiti con avocado e sesamo, ceviche e poke. Buone le due novità che si trovano nell’ultimo locale di Milano (via Boccaccio 4): Morbideza (roll con ombrina marinata, crema di capasanta e caviale di pesce volante, tempura e salsa piccante) e la delicata tartarinha de camarao (tartara di gambero rosa con fiocchi di sale e salsa di miso e yogurt). Da bere? Ordinate l’ottima Caipirinha alla Maracuja e fragola con cachaça Mais Amor

Dove: Milano, Roma, Ibiza
Prezzi: Caipirinha 7 - 8 euro; per una cena: 20 - 30 euro

Berberè
Dal 3 ottobre 2016 la pizzeria Berberè dei fratelli calabresi Matteo e Salvatore Aloe, creata nel 2010 in provincia di Bologna, è arrivata anche a Milano. Il nuovo e quinto locale, 80 coperti, grande forno elettrico, arredi anni ’50 che strizzano l’occhio alle tendenze contemporanee, è in via Sebenico 21, nel cuore del quartiere Isola, là dove c’era il Circolo Filippo Sassetti, spazio nato nel 1911 per i soci della omonima cooperativa edile. La chiave della formula? Proporre una pizza a spicchi con materie prime ricercate, impasti e farine selezionate in collaborazione con il marchio del biologico Alce Nero, cura sia nella preparazione e formazione dei pizzaioli, sia dell'allestimento degli spazi.

Cucina: l’impasto può variare a seconda della disponibilità. Le pizze sono servite tagliate in 8 fette e si prestano ad essere degustate in condivisione.  Sono più piccole di una normale pizza poichè non sono stese sottili. Leggere e croccanti. Tra le rosse consigliamo: la classica Pomodoro, mozzarella di bufala di Caserta, basilico e quella con acciughe di Cetara, pomodoro, origano. Tra le bianche: zucca cotta al forno, funghi di bosco saltati, parmigiano reggiano, fiordilatte e olio alla salvia e quella con prosciutto crudo S. Daniele, burrata, olio all’arancia

Dove: Castel Maggiore, Bologna, Firenze, Torino, Milano
Prezzi: pizze da euro 6,50 a 13, 50

Gesto
Formula innovativa e curata in un ambiente divertente. Ci si siede. Su una lavagnetta si scrive il numero di persone e il numero del tavolo. Si segna l’ordinazione e la quantità desiderata, evidenziando in quale ordine far uscire le portate e si attende che arrivino servite proprio su una lavagnetta coperta con una pellicola alimentare. Ecco Gesto, di nome e di fatto, nato a Perugia da un’idea di Martina Lucattelli, che in poco tempo è arrivata a quota tre locali, aperti dall’aperitivo a notte fonda. L’ultimo nato ad aprile 2016 è a Milano: staff gentile per un centinaio di sedute, che, pur essendo in una via defilata di Porta Venezia, sono spesso occupate.

Cucina: si mangiano tapas, ovvero piattini di carne, verdure, pesce fino ai dolci serviti in modo creativo. Si può spiluccare o accostarne più per comporre una vera e propria cena. Proposte per vegani e celiaci. Dal crudo di manzo, crema di pere e tartufo ai falafel con salsa allo yogurt di soya. Dalla tempura di ortaggi, mayo vegana alla barbabietola ai sushi tacos con olio di sesamo e soia piccante presentata in una boccetta contagocce. E per finire? Scegliete le Ciabattine della buona notte, pan brioche da farcire con crema al cioccolato e panna fresca. Da bere? Oltre alla carta dei vini, c’è un’interessante lista di cocktail studiati per accompagnare il cibo. Sorprendente il Marakkesh Motel (infuso di tè verde alla menta, sciroppo di datteri, lime e base di rum e brandy). Anche drink in versioni vegane con l’aquafaba come il Pachama e il Vegan Pisco Sour.

Dove: Perugia, Firenze, Milano (prossimamente a Bologna)
Prezzi: piattini - tapas da 4 a 6 euro; cocktail a 10 euro

Obicà
Presente in Italia dal 2004, quando nacque il primo locale a Roma da un’idea del suo fondatore, Silvio Ursini. Nel tempo quello che doveva essere solo un Mozzarella Bar, il cui nome, Obicà, nasce da un intercalare napoletano, è diventato molto di più: circa venti locali sparsi sul territorio nazionale e all’estero. La formula? Prodotti italiani preparati a vista in un contesto caratterizzato da un lungo bancone ispirato a quello tipico dei sushi bar. Un ambiente essenziale ma accogliente, come quello che abbiamo visitato a Milano in via Mercato 28.

Cucina: al centro dell’offerta gastronomica c’è la mozzarella di bufala campana DOP, proposta in versione "Delicata", più saporita per quella "Intensa" e più marcata per l'"Affumicata". C’è poi una ricerca di alti prodotti artigianali tipici della tradizione italiana, con specifiche regionali. Tra gli affettati provate la mortadella di Prato, il salame al tartufo di Norcia e il prosciutto crudo di Parma DOP. Tenete d’occhio le proposte del mese, che possono regalare piacevoli scoperte. Segnaliamo che per le pizze viene usata la farina Molino Quaglia. Tra i primi si fanno notare i ravioli e i classici schiaffoni alla Sorrentina. Tra i dolci assaggiate la crema di ricotta con miele e pinoli.

Dove: Milano, Roma, Firenze, Palermo, Londra, New York, Los Angeles, Giappone
Prezzi: il Gran Tagliere misto  euro 22,50; primi dai 9 ai 13 euro; mozzarella di Bufala Campana DOP mozzata a mano 7,00 euro

NaturaSì
Alcuni supermercati biologici della catena NaturaSì offrono al loro interno aree ristoro per avvicinare chi fa la spesa alla cucina realizzata da mani esperte con gli stessi prodotti delle aziende agricole in vendita. La formula consiste nel far vivere il bio anche al ristorante, in contesti spartani, dalla colazione al pranzo, dalla merenda all'aperitivo e in certe città anche a cena.

Cucina: nei menù c'è attenzione ai cereali, ai legumi con una proposta fissa a pranzo e agli ortaggi. Non mancano le insalate, le creme e le pizze. A Milano in via De Amicis 45 esiste dal 2014 il ristorante NaturaSì, realtà a  sè con vendita di alcuni prodotti. Da maggio 2016, dopo una genesi complicata, ha preso le redini della cucina lo chef Giovanni Giammarino, ex direttore d'orchestra, allievo dello tristellato Heinz Beck del ristorante La Pergola a Roma. Oltre a insalate e zuppe a pranzo, è interessante la proposta a  cena che offre un'inaspettata cucina d'autore con vini e piatti di livello come l'ottima guanciola di manzo con cavolo rosso, purea di carote all'anice, maionese al mirtillo e pane di barbabietola croccante.

Dove: Milano, Verona (ristoranti); Treviso, Conegliano (aree ristorante nei punti vendita); bistrot a Senigallia, Verona, Castelfranco, Porta Lodovica Milano, Trieste, Roma piazza Farnese, Catania
Prezzi: a pranzo 15- 20 euro; cena nel ristorante di Milano: 30- 35 euro;  menu degustazione 40-50 euro

Seafood Bar
Ecco una catena in crescita di ristoranti di pesce con un buon rapporto qualità prezzo e ambiente senza pretese. Il punto di forza? La collaborazione e l'approvvigionamento della materia prima dall'azienda Food Lab, specializzata nella lavorazione di salmone e pesci affumicati.

Cucina: siamo stati nell'indirizzo milanese di via Francesco Crispi 4 (ce ne sono altri due a Milano). I piatti sono semplici, sfiziosi e ben presentati. Il menù, che cambia ogni sei mesi, offre otto tartare e tra gli antipasti consigliamo la degustazione di salmone. Tra i primi - cavalli di battaglia ci sono le pappardelle alla carbonara di tonno e spada e gli agnolotti all’aragosta . Tra i secondi: branzino in crosta di patate, orata ai sapori mediterranei e acciughe del cantabrico con concassè di mozzarella di bufala. Da provare i dolci artigianali come il tortino al cioccolato con gelato al burro salato e caramello.

Dove: Torino, Milano, Pescara, Roma
Prezzi: 15 euro a pranzo; 35 euro a cena

Polpa
L’arredamento stile casalingo con cucina a vista rispecchia l’anima femminile delle tre socie che hanno fondato Polpa nel 2013. Se l’ambiente è quello di una trattoria curata, a tavola siamo di fronte a una burgeria.

Cucina: direttamente alla cassa si possono ordinare hamburger di tutti i tipi, anche componibili con ingredienti a piacere e se si desidera, al piatto. La base? Si può scegliere la carne tra fassone, chianina, tacchino, agnello o versione vegetariana. Ci sono 12 varianti della casa tra cui vi consigliamo Isola con pomodori secchi, pecorino Dop, valeriana e pesto o il Ritrovo con verdure, menta e maionese al balsamico, entrambi testati nell'indirizzo in via Agnesi 6 a Milano. Unica avvertenza: i panini sono piuttosto impegnativi come dimensioni. Può essere un incontro o uno scontro.

Dove: Milano, Verona, Brescia, Cagliari, Barcellona
Prezzi: burger da euro 9,50 a 13,00 euro

Shi's
Approdato a Milano a settembre 2016 vicino alle Colonne di San Lorenzo, Shi's è una catena in espansione di ristoranti giapponesi fusion. Nata a Udine, è oggi di proprietà di Cigierre, colosso dei ristoranti a tema. La formula è quella di proporre, in contesti eleganti, i classici orientali rivisitati, a un prezzo contenuto consentito dalle grosse economie di scala.

Cucina: sushi e sashimi, ma anche piatti più ricercati come gli udon alle noci (noodles di grano saltati alla piastra con zucchine, gamberi e salsa di noci), soba (spaghetti di grano saraceno con verdure e pesce), ceviche (benchè in versione basica), mini burger di riso farciti. E volendo, i prezzi naturalmente salgono, c'è una buona piccola carta di vini prevalentemente friulani (in quanto la proprietà viene da lì).

Dove: Milano, Udine, Pordenone, Trento
Prezzi: una media di 22 euro

Bottega Renzini Norcinarte
All'inizio dell'estate 2016 ha inaugurato il primo indirizzo a Milano (Piazza Oberdan 12) di una salumeria con cucina nata dall'esperienza e imprenditorialità della famiglia umbra Renzini, antica azienda salumificio con prodotti di alta qualità. Milano è la vetrina per il marchio che punta ad aprire 50 indirizzi in cinque anni, tra franchising e gestione diretta, dislocati nelle maggiori città italiane.

Cucina: il pezzo forte sono i taglieri di salumi misti tra cui segnaliamo gran carrè all'arancia, capocollo, mortadella di cinghiale, prosciutto senza osso all'aceto balsamico. Ci sono anche panini, insalatone e primi piatti. Tra i vini ci sono quelli della cantina Albea di Alberobello di proprietà dei Renzini e sono interessanti le birre artigianali umbre Nursia, prodotte dai monaci benedettini di Norcia. A Milano, il locale funziona dalla mattina alla sera, anche come salumeria.

Dove: 11 punti vendita tra negozi diretti, affiliati e camioncini street food. Tra i principali citiamo, in provincia di Milano, Gallarate e Corsico, Bisenzio (Firenze), Roma, Napoli.
Prezzi: taglieri da 10 a 22 euro

Exki
Catena belga, dal 2004 in Italia, con proposte biologiche stagionali per lo più vegetali ma non solo. Dall'estetica nordica strutturata come un self service, offre una ristorazione veloce ma con prodotti naturali e ingredienti freschi.

Cucina: piatti vegetariani, biologici e da scaldare confezionati in appositi contenitori, anche d'asporto. Dalle 12 alle 14 buffet caldo con riso basmati o integrale al vapore, riso rosso con verdure, pasta alla norma, hamburger vegetariani, torte salate, farro, quinoa, cous cous con gamberi e verdure, verdure al vapore, crocchette di spinaci. Nel resto della giornata è caffetteria e tavola fredda con insalate, panini, torte dolci. Da bere? Centrifugati e frullati preparati al momento. Ottobre è il mese della zucca con ricette ad hoc, dalla crema alla torta salata con zucca e scamorza.

Dove: 80 ristoranti tra Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia (a Milano e a Torino) e Olanda.
Prezzi: insalate euro 3 - 5,90; piatti da euro 2,50 a 6,90

Articolo pubblicato sul Corriere della Sera - cucina.corriere.it



Di Maria Teresa Melodia
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