Correndo lungo il Naviglio Grande di Milano si arriva ad Abbiategrasso. Qui, in pieno centro storico, sorge la Pasticceria Besuschio, rinomata insegna alle porte del capoluogo lombardo, che a luglio 2018 si è rifatta il look, grazie a un progetto dell’architetto Simone Colombo.
Nuova immagine per un locale simbolo di italianità
In occasione dell'evento che ha aperto le porte del locale alla stampa si è presentato pubblicamente alla platea il venticinquenne Giacomo Besuschio, esponente della sesta generazione della famiglia di Abbiategrasso e da settembre alla guida della pasticceria a fianco del padre Andrea. Presentato anche il nuovo dolce "La sesta", una torta dalla forma esagonale, in morbido biscotto al pistacchio e cremoso al cioccolato fondente con gelatina di lampone. All'inaugurazione in cui si è festeggiato ufficialmente il rinnovo degli spazi interni ha presenziato inoltre il noto chef e volto tv Carlo Cracco, che ha omaggiato così la storia e il presente dei Besuschio.
173 anni, 6 generazioni e una visione aperta al mondo
Una forte dimensione famigliare unita a una spinta innovativa caratterizza la Pasticceria Besuschio nata nel 1845 e da più di centosettant’anni punto di riferimento a livello nazionale, luogo di degustazione e una tappa obbligata per chef e gastronomi.
Una pasticceria-boutique
Il restyling del locale ha trasformato gli ambienti in una vera e propria boutique, elegante e discreta, dove le creazioni sono valorizzate al meglio dietro le vetrine illuminate del bancone, come fossero gioielli. Sono ben 10 i metri occupati da un'ampia vetrina dietro la quale colori vivaci e morbide forme di praline, pasticcini e altre bontà seducono lo sguardo dell'avventore.
Una storia importante
"Alt o biegarssin, alt o forestee! Fermess on momentin, fermeves a vedee!
Questa l'è la vedrina del re di panetton e de la torta fina e di miglior bombon".
"Fermati o abbiatense, Fermatevi o forestieri! Fermati un momentino, fermatevi a vedere! Questa è la vetrina del re dei panettoni e della torta raffinata e della migliore pasticcera". Così recitava nel 1955 la poesia scritta dal poeta dialettale Carlo Mereghetti e titolata la Vedrina di Besùs’c.
I prodotti iconici da provare
Dal laboratorio della pasticceria Besuschio creazioni che hanno fatto storia, come il panettone, dolce milanese per eccellenza, si affiancano a innovazioni che uniscono l'estro che non può mancare in pasticceria con le tendenze dei mercati moderni. Da provare: il Besuschino, che unisce il caffè ai più sconosciuti cru di cacao in una bevanda a base di crema di caffè e schiuma di latte servita con un cucchiaino di cioccolato al 73%. C'è poi il Porfido, un plumcake da viaggio, o il Biegrasòt, un cioccolatino gigante ripieno di gianduia. Tra i dolci storici legati alla storia e alla tradizione pasticcera lombarda: “La pagnotta di Fraa”, che nasce da una vecchia ricetta dei frati dell’Annunciata che donavano ai poveri della città nei giorni di festa e il “pan meino”, tipica focaccia dolce.
E un ritorno, forse, a Milano
Chissà che prima o poi l'insegna Besuschio non rimetta piede nella città di Milano, dove, Ambrogio Besuschio, fondatore della pasticceria di Abbiategrasso, aprì la sua prima bottega nell'800, nella zona che oggi è nota come Porta Garibaldi. Il sogno nel cassetto c'è. Parola di Andrea Besuschio. Intanto, un buon motivo per un giro ad Abbiategrasso c'è.
Indirizzo: piazza Marconi 59 - Abbiategrasso (Milano)
Articolo pubblicato su Cucchiaio.it
Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com
Nuova immagine per un locale simbolo di italianità
In occasione dell'evento che ha aperto le porte del locale alla stampa si è presentato pubblicamente alla platea il venticinquenne Giacomo Besuschio, esponente della sesta generazione della famiglia di Abbiategrasso e da settembre alla guida della pasticceria a fianco del padre Andrea. Presentato anche il nuovo dolce "La sesta", una torta dalla forma esagonale, in morbido biscotto al pistacchio e cremoso al cioccolato fondente con gelatina di lampone. All'inaugurazione in cui si è festeggiato ufficialmente il rinnovo degli spazi interni ha presenziato inoltre il noto chef e volto tv Carlo Cracco, che ha omaggiato così la storia e il presente dei Besuschio.
173 anni, 6 generazioni e una visione aperta al mondo
Una forte dimensione famigliare unita a una spinta innovativa caratterizza la Pasticceria Besuschio nata nel 1845 e da più di centosettant’anni punto di riferimento a livello nazionale, luogo di degustazione e una tappa obbligata per chef e gastronomi.
Una pasticceria-boutique
Il restyling del locale ha trasformato gli ambienti in una vera e propria boutique, elegante e discreta, dove le creazioni sono valorizzate al meglio dietro le vetrine illuminate del bancone, come fossero gioielli. Sono ben 10 i metri occupati da un'ampia vetrina dietro la quale colori vivaci e morbide forme di praline, pasticcini e altre bontà seducono lo sguardo dell'avventore.
Una storia importante
"Alt o biegarssin, alt o forestee! Fermess on momentin, fermeves a vedee!
Questa l'è la vedrina del re di panetton e de la torta fina e di miglior bombon".
"Fermati o abbiatense, Fermatevi o forestieri! Fermati un momentino, fermatevi a vedere! Questa è la vetrina del re dei panettoni e della torta raffinata e della migliore pasticcera". Così recitava nel 1955 la poesia scritta dal poeta dialettale Carlo Mereghetti e titolata la Vedrina di Besùs’c.
I prodotti iconici da provare
Dal laboratorio della pasticceria Besuschio creazioni che hanno fatto storia, come il panettone, dolce milanese per eccellenza, si affiancano a innovazioni che uniscono l'estro che non può mancare in pasticceria con le tendenze dei mercati moderni. Da provare: il Besuschino, che unisce il caffè ai più sconosciuti cru di cacao in una bevanda a base di crema di caffè e schiuma di latte servita con un cucchiaino di cioccolato al 73%. C'è poi il Porfido, un plumcake da viaggio, o il Biegrasòt, un cioccolatino gigante ripieno di gianduia. Tra i dolci storici legati alla storia e alla tradizione pasticcera lombarda: “La pagnotta di Fraa”, che nasce da una vecchia ricetta dei frati dell’Annunciata che donavano ai poveri della città nei giorni di festa e il “pan meino”, tipica focaccia dolce.
E un ritorno, forse, a Milano
Chissà che prima o poi l'insegna Besuschio non rimetta piede nella città di Milano, dove, Ambrogio Besuschio, fondatore della pasticceria di Abbiategrasso, aprì la sua prima bottega nell'800, nella zona che oggi è nota come Porta Garibaldi. Il sogno nel cassetto c'è. Parola di Andrea Besuschio. Intanto, un buon motivo per un giro ad Abbiategrasso c'è.
Indirizzo: piazza Marconi 59 - Abbiategrasso (Milano)
Articolo pubblicato su Cucchiaio.it
Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com
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