Cannabis in cucina e alla guida: il nostro test con Quattroruote

Abbiamo lavorato a quattro mani con la redazione della nota rivista automobilistica. Obiettivo? La prova su pista degli effetti alla guida della cannabis light, ovvero contenente una percentuale ridotta di Thc, come consentito dalla legge italiana. Perché dal 2016 la canapa si vende in negozi fisici e virtuali, in varie forme, dal trinciato ai biscotti fino alla birra. Ed è tornata a essere un ingrediente usato in cucina.

                       


I colleghi di Quattroruote sono noti per le loro inchieste nel mondo dei motori e nel numero di novembre 2018 hanno indagato su cannabis light ed effetti sulla guida in auto, con una prova in pista. Si tratta di un tema controverso e attuale, nel quale ci hanno coinvolto in qualità di esperti di cibo e alimentazione.

La premessa? Abbiamo cercato di capire, con ricerche e interviste, perché a causa di una legislazione lacunosa un po’ di confusione c'è. Infatti, la cannabis light è in vendita in Italia in un numero crescente di negozi, in cui anche noi siamo andati; in cucina crescono gli chef che la usano per ricette dolci e salate e sono anche molti i prodotti alimentari, come farine e oli, che contengono questo ingrediente antichissimo, che ha senza dubbio una funzione nutrizionale. Inoltre, ci sono anche linee cosmetiche, saponi e creme, vendute come linee benessere per il corpo e contenenti canapa sativa.

Nella pratica? La legge n° 242 del 2016 ha legalizzato la canapa industriale e alimentare. Quello che abbiamo visto? Oltre al contenuto dei prodotti, le modalità di vendita sono spesso al limite della legalità. Vi raccontiamo di cosa si tratta e cosa abbiamo fatto in squadra con Quattoruote.

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Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

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