Ho visto su Netflix la serie SanPa e ve la consiglio: un racconto avvincente di una discussa storia italiana, quella della comunità di recupero San Patrignano e del suo fondatore Vincenzo Muccioli. Siamo alla fine dei '70, l'eroina conquista l'Italia e Muccioli si pone come il padre laico che salva centinaia di tossici. Il ritmo della serie SanPa è sempre incalzante.
Va detto però: c'è un punto di vista molto privilegiato, che è quello di Walter Delogu, ex ospite della comunità che si autoassolve dall'accusa di tradimento, nonché novello scrittore. In realtà si è voluto spettacolarizzare molto. Ed è, sottolineo, una storia, non è la storia vera. C'è un'angolazione narrativa ben precisa dettata dalla fotografia e dal montaggio. E da una sigla che ricalca quella di Narcos, un'altra serie di Netflix che racconta ben altri affari di droga.
La sfida è quella di non giudicare la vicenda umana, controversa e opaca ancora oggi. La sfida è quella di non dividersi in tifoserie ma riconoscere la qualità di un prodotto, realizzato dalla casa di produzione Quarantadue, con ambizioni internazionali. Che non sono, da sempre, ambizioni di verità.
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