Questa fabbrica di cioccolato fa i boeri dal 1943

Vi racconto sul sito cucchiaio.it una storia di artigianalità italiana che cresce piano piano grazie alla visione di due fratelli piemontesi spinti da una forza innovativa in grado di conciliare le pregiate ricette di un tempo. Ecco come un piccolo laboratorio è diventato un’azienda dolciaria di valore.



Quello del cioccolato è uno dei mondi gastronomici più seducenti ma anche fisicamente più lontani dagli europei, in quanto la materia prima, la fava di cacao, è il seme di un frutto (la cabossa) che cresce per lo più in Sud America. In Italia ci sono (pochi) produttori artigianali di cioccolato di grande livello. Uno di questi è Bodrato, azienda con sede dal 2014 a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Una realtà di successo che dal 2001, pur continuando a portare il nome del fondatore, è guidata da Fabio e Paola Bergaglio, fratello e sorella rispettivamente classe 1975 e classe 1967. "Nel 2021 festeggiamo 20 anni di proprietà", ci racconta Fabio Bergaglio ripensando, con il tipico understatement piemontese, alla storia dell'azienda nata negli anni '40 e cambiata a piccoli passi, avendo sempre l'obiettivo della qualità. Quella qualità, della materia prima in primis, che il signor Bodrato raccomandò nel 2001 agli eredi della sua creatura, di cui oggi scommettiamo sarebbe certamente orgoglioso, visto il risultato di tanto entusiasmo e volontà.

Infatti, se tutto o quasi è iniziato da un boero, il cioccolatino ripieno di una ciliegia intera, da sempre prodotto di punta della Bodrato, oggi l'azienda, con 30 dipendenti a maggioranza femminile, conta circa 360 prodotti, distribuiti da rivenditori attentamente selezionati in tutta Italia. Un 20% va nei mercati esteri, una trentina di nazioni, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Giappone fino al Medio Oriente e al Sud America.

"Mai smettere di sognare" potrebbe essere il claim della Bodrato: tra quella fabbrica artigianale e il moderno stabilimento attuale ci sono i sogni che Fabio Bergaglio, con la sorella Paola, ha coltivato con pazienza. Il prossimo? "Mi farebbe piacere far arrivare il nostro boero all'imprenditore Elon Musk, un vero innovatore che magari vuole diversificare i suoi investimenti", ci risponde scherzando. Intanto, di personaggi che amano l'ormai iconico cioccolatino ce ne sono molti anche grazie a una rinomata gara di golf a scopo benefico promossa dalla Fondazione Vialli e Mauro.

"I nostri boeri, che in Piemonte chiamano preferiti sono qualcosa di più di semplici cioccolatini", continua Bergaglio. La Bodrato segue infatti la ricetta storica artigianale che prevede un lungo procedimento portato avanti ancora oggi, grazie a una manodopera specializzata. Si tratta di una ciliegia immersa per diversi mesi in una miscela di grappa e alcol perché acquisisca una certa alcolicità, dopo questo tempo di permanenza la ciliegia viene ricoperta da uno strato di zucchero fondente (preparazione di base della pasticceria, ideale per glassare) e diversi strati di cioccolato. La versione originale prevede la ciliegia con nocciolo ma anche quella senza nocciolo è molto presente in quanto molto richiesta dal mercato estero, così come in Italia.

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Di Maria Teresa Melodia 
mariateresa.melodia@gmail.com

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