Se fem? #12 Meraviglia tra ramen, giardini volanti, chiese, carote viola e mare

In milanese, "se fem?" è un intercalare che corrisponde a dire "che si fa?". Parte proprio da qui questa rubrichetta, nella quale mescolo cosa secondo me c'è di bello in giro. Da vedere, da sentire, da scoprire. Nel segno della condivisione.

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Meravigliarsi non è facile man mano che cresci, ma è possibile. E spesso le cose create ad arte per meravigliare fanno cilecca: mi è capitato di fronte all'ultimo (super pubblicizzato) spettacolo teatrale "Alice! In Wonderland", tratto da "Alice nel Paese della Meraviglie", una sonora delusione.

Quindi, ti do sei motivi per dire wow:

1) Ammira a Milano nel Ramen Shop di via Tadino 13, uno dei capostipiti in città, Zhang Renyu (per noi italiani, è Franco), che abilmenti tira la pasta, creando gli spaghetti che gusterai in un tipico ramen, la zuppa giapponese di noodles in brodo. Questo luogo piccolissimo, che durante la pandemia ha sofferto come tanti, ora per fortuna è di nuovo meta di giovani e meno giovani che fanno la fila per una ciotola calda. In una Milano in cui trovi ristoranti giapponesi e cinesi farlocchi a ogni angolo, questo è un indirizzo da salvare che racchiude una storia di famiglia.



2) Sempre a Milano, entra nella Cappella Portinari, datata 1462, che trovi nei Chiostri di Sant'Eustorgio, a due passi dai Navigli, lontano dal casino e dai bar dozzinali che hanno invaso la zona. Ti basta addentrarti nella Piazza di Sant'Eustorgio. E occhi all'insù. 




3) Compra una pianta che vola. Si chiamano Kokedama. E sono delle piccole composizioni floreali sospese, una sorta di bonsai. Mi sono imbattuta per caso in alcuni esemplari in un negozio del centro di Milano, ma li trovi anche online. 

4) Mangia una carota diversa. Le carote viola ti impiastricciano la bocca di colore ma sono molte saporite, meno zuccherine di quelle arancioni, ricche di antociani e ideali per piatti divertenti, e soprattutto sono una varietà antica; stai solo attento perché macchiano pelle e vestiti.

5) Scopri i colori delle Azzorre, un manipolo di isole vulcaniche al largo del Portogallo, nel mezzo dell'oceano Atlantico. Ricordo ancora un verde e un azzurro che parevano tratteggiati da un Uniposca, gli evidenziatori a tinte fosforescenti. Quando puoi, vacci. Puoi avvistare anche le balene, se sei fortunato.


6) Osserva la tua ombra. Come fanno certi bambini. Ti ricordi Peter Pan?
 



Bonus meraviglia: il mare d'inverno. L'ho visto a Capodanno 2021/22 all'Isola d'Elba.


 
E me lo porto dietro tutto l'anno. Quello della Maremma, in testa.



 E a pensarci bene anche il 2020 l'ho iniziato con un mare, quella volta ligure.


E tu, di cosa ti meravigli?

Al prossimo "Se fem?". 


Di Maria Teresa Melodia 
mariateresa.melodia@gmail.com

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