Visioni/HOW TO: DIVENTARE UOMO – in Albania

Da mercoledì 12 a domenica 16 gennaio 2011 - ore 20.45 – domenica ore 16
DIVENTARE UOMO - Frammenti estremi di donne albanesi
da un’idea di Livia Grossi con la collaborazione di Maria Arena e Laura Facchi
con Lucia Vasini, Emanuela Villagrossi
musica originale scritta ed eseguita da Gaetano Liguori

Un esperimento narrativo che prende a prestito brani di un reportage, di una sceneggiatura, di un romanzo, letti da una coppia di attrici, Lucia Vasini ed Emanuela Villagrossi, in una performance che miscela le immagini del fotografo Alex Majoli, la musica di Gaetano Liguori e le testimonianze raccolte sul campo; voci di donna dalle identità incerte che hanno segnato la storia sociale dell’Albania.
L'idea è di Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera che nel 2005 è andata in Albania per realizzare un reportage sulla condizione della donna. Tra le varie interviste, qui presentiamo la storia di Pashka, una delle vergini giurate. Secondo l'antica legge del Canun (1400 circa) e la cultura più tradizionalista di quella zona, una donna, abitante nelle montagne a nord di Skutari, che ha visto morire (ammazzati dalla faida o meno) tutti i suoi maschi, può riscattare i propri diritti e la dignità della sua famiglia solo in un modo: diventando un uomo. Questo è possibile solo se la donna è vergine e decide di rinunciare per sempre a diventare moglie e madre. Il cambio d'identità consiste nel vestirsi, pensare e comportarsi da uomo. Una volta riconquistata la voce in capitolo, entra a far parte della comunità maschile e dunque viene legittimato il suo potere, e la possibilità, se desidera, di impartire l’ordine di uccidere. Livia Grossi ha intervistato una di queste donne, oggi per fortuna sempre più rare. Il reportage che presentiamo in forma di lettura scenica, vorrebbe far riflettere sulla nostra condizione facendo un parallelo su quanto in Italia, e in Europa in generale, il modello maschile sia ancora l'unico "abito da indossare" per poter essere rispettate, sul lavoro, in casa e per strada.


Di Maria Teresa Melodia
mariateresa.melodia@gmail.com

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