Panettoni artigianali: i migliori 4 da comprare (secondo me) provati per voi

In questo 2020 ci rimane una certezza: il panettone. Il dolce lievitato milanese ormai si fa in tutta Italia, con ottimi risultati e varie licenze "artistiche" che arricchiscono la ricetta tradizionale. 



Esiste infatti un decreto che riconosce come panettone un lievitato a fermentazione naturale con farina, zucchero, tuorli d'uovo (non inferiori al 4%), burro (almeno il 16%), lievito madre, sale, uvetta e scorze di agrumi canditi (non meno del 20%). A questi ingredienti si aggiunge una forma rotonda a fungo o a cupola, crosta screpolata e tipica scarpatura, il taglio a croce sulla cupola del panetùn.
Se nel 2019 per cucchiaio.it ho testato, assieme ad alcuni colleghi millennial, i panettoni (in versione classica) da supermercato con tanto di classifica, quest'anno vi consiglio 4 panettoni artigianali di pasticceria, che ho provato per voi.  Il bello? Sono buonissimi, originali e li potete acquistare online, quindi fate presto così arrivano in tempo.

Ecco la mia classifica dei migliori 4 panettoni da comprare provati per voi




Arriva dalla Sicilia o meglio da Canicattì, provincia di Agrigento. Dal profondo sud si fa ricordare. Morbido, profumato, cioccolatoso senza essere stucchevole. Dopo un morso ne vorresti ancora e ancora. I fratelli Bonfissuto sono bravi e hanno anche avuto una buona idea. Il tutto vi arriva infatti in una scatola di latta colorata, ispirata all'autoritratto pop creato da Andy Warhol nel 1964. E' un panettone nero all'aspetto grazie a un impasto al cioccolato, farcito di canditi di arancia di Sicilia, cioccolato di Modica IGP e imbevuto nella Malvasia. 

Perché mi piace: è leggero, avvolgente in bocca, indimenticabile. 



Arriva da Tabiano Terme, in provincia di Parma, il panettone pluripremiato di Claudio Gatti. In realtà è ribattezzato focaccia, perché è un dolce da forno molto simile al panettone ma con una percentuale inferiore di grassi pari al 16%. La versione 2020 è farcita con una delicata crema di limoncello leggermente alcolica e senza conservanti.

Perché mi piace: è un impasto a lunga lievitazione molto soffice, che si abbina bene a una crema leggera.



Sal De Riso è una macchina da guerra: pasticciere e personaggio televisivo di trascinante entusiamo e generosità. Dalla costiera amalfitana si è fatto amare da un pubblico che lo segue con molta partecipazione. Ho assaggiato il suo panettone farcito con crema al limoncello e bucce di limone “Costa D’Amalfi” I.G.P. , che ho preferito alla versione "Sottobosco", un po' troppo zuccherina. 

Perché mi piace: è un lievitato morbido e cremoso che, diciamocelo, con il panettone tradizionale c'entra poco. Adatto a chi vuol provare qualcosa di diverso.



In chiusura non poteva mancare Milano, dove il panettone è nato. Tra le tante proposte dell'ultima azienda milanese di panettoni rimasta in città ho scelto e provato il Pere e Cioccolato, con frutta candita e gocce di cioccolato fondente. 

Perché mi piace: la ricetta è quella della tradizione con lievito madre a cui si aggiunge un twist goloso ed equilibrato. Vergani è un marchio storico ma anche una famiglia. Dalla produzione artigianale del 1944 si è passati, con qualità, a quella industriale. I prodotti migliori, però, non sono quelli che trovate al supermercato, ma quelli disponibili nei due nogozi di Milano o nell'e-commerce. 


Il countdown al Natale, nonostante questo 2020 ammaccato che ricorderemo, è iniziato. Scegliete il vostro panettone e fatemi sapere. 



Di Maria Teresa Melodia 
mariateresa.melodia@gmail.com

Commenti

Unknown ha detto…
Brava MariaTeresa, sono gli stessi panettoni che ho assaggiato anche io e sono completamente d'accordo con te.... Ottimo palato e superlativa penna